Lucio Fulci

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Bibliografia / In italiano

Il terrorista dei generi - Albiero

Il Terrorista dei Generi – Tutto il Cinema di Lucio Fulci (seconda edizione aggiornata)

  • Autore : Paolo Albiero, Giacomo Cacciatore
  • Editore : L.E.I.M.A. edizioni
  • Data di uscita : maggio 2015
  • 504 pages

Pubblicato nel 2004, Il Terrorista dei Generi – Tutto il Cinema di Lucio Fulci è un libro faro sul regista, scritto da Paolo Albiero, professore di psicologia all’università di Padova, e Giacomo Cacciatore, scrittore, autore tra l’altro dell’Uomo di spalle. Rapidamente fuori stampa, la sua fama supera il quadro limitato dei suoi veri lettori grazie agli interventi e interviste di Paolo Albiero nei bonus del DVD. Lavoro rigoroso che denota una volontà di esaustività notevole la prima edizione pubblicata da Un Mondo A Parte peccava tuttavia di un’iconografia poco attrattiva, un colmo per un regista per il quale il potere delle immagini riveste un’importanza capitale. Pertanto, l’opera di Stephan Thrower, Beyond Terror, era fino all’ora considerato come la più bella pubblicata e consacrata a Lucio Fulci.
Più o meno evocata da qualche anno, la riedizione del Terrorista dei Generi – Tutto il Cinema di Lucio Fulci vede la luce nel 2015 con un altro editore, le edizioni LEIMA, che hanno preso molto cura dell’opera. Oltre i posters e le lobby cards a colori, il libro è pieno di fotografie mai viste, di inediti e fotogrammi, dimostrando la dimensione artigianale di queste produzioni che hanno lasciato un segno nella storia del cinema. Quest’immersione intima nel lavoro di questi uomini e donne provoca una certe emozione…
Le varie illustrazioni riflettono la volontà redazionale di due autori. La loro opera non si limita ad analizzare l’opera di Lucio Fulci nella sua diversità e coerenza. Infatti, la contestualizza in funzione delle mutazione del cinema popolare italiano, dall’età d’oro all’agonia, ma anche nel percorso personale del regista.
Per capire l’uomo, un capitolo consacrato ai suoi primi anni descrive in dettaglio le relazioni difficili con la madre, il suo impegno politico a sinistra, la sua scoperta del mondo dell’arte, i suoi primi scritti, riprodotti nel libro, la sua formazione al Centro Sperimentale ed i suoi inizi nell’industria cinematografica con Steno, ovviamente.
Ogni capitolo si apre con citazioni di Fulci che permettono di capire il rapporto che lega il regista alla sua opera, ed è riportato anche il pensiero dei critici italiani dell’epoca per capire che opinione avesse funa certa intellighenzia. Il testo proprio si appoggia su parole raccolte da decine di persone che hanno conosciuto Lucio Fulci e otto interviste complete incluse nell’allegato. Oltre i più famosi (Sergio Salvati, Fabio Frizzi, Dardano Sacchetti, per dirne alcuni) Il Terrorista dei Generi – Tutto il Cinema di Lucio Fulci anche la parole ad altri collaboratori fondamentali, fra cui il compagno degli inizi Piero Vivarelli, l’uomo nell’ombra Roberto Giandalia oppure la sceneggiatrice Rita Agostini. Relazioni a volte conflittuali sono evocate dai produttori, dagli attori, e dalla la censura (del resto, un capitolo è dedicato a quest’ultima).
Quello che colpisce è anche la precisione effettiva del libro, che permette di fare vivere ogni momento al lettore la creatività diretta di Fulci. In più, date, luoghi e condizioni sono tutti elementi che permettono un’analisi accurata nel contesto preso in esame.
Il Terrorista dei Generi – Tutto il Cinema di Lucio Fulci non è un libro sul regista di film horror, ma sul regista completo che era Lucio Fulci. Dunque, i suoi film con il duo Franco e Ciccio occupano il posto che meritano nel libro, cioè importante, raggruppati i due capitoli. All’onorevole piacciono le donne, ottima commedia con Lando Buzzanca, si merita 14 pagine dove si tratta tra l’altro degli origini del progetto e, ovviamente, dei problemi incontrati con il potere politico dell’epoca. Altri aneddoti come il procedimento giudiziario contro Barbara Bouchet per corruzione di minori a causa di Non si sevizia un paperino sono tanto divertenti quanto patetici. Alcuni progetti non realizzati fra cui La Spada di Sigfrido o Zanna Bianca a New York vengono trattati in dettaglio, così come le sue realizzazioni per la televisione con Franco Franchi.
Il capitolo il più commovente è probabilmente quello sui suoi ultimi anni. Lucio Fulci diceva che il cinema era la sua vita. Nonostante la fatica e un’industria completamente sconvolta che non voleva più registi come lui, ha lavorato fino alla fine, sperando di rivedere il set un giorno. Invano. La sua carriera si ferma con Le Porte del Silenzio (1991), un titolo magnifico per un film-testamento… Rimane quindi la fantasia della Maschera di cera vista nella sua mente, o altre iniziative riportate nel libro che rimangono un suo testamento, anche senza lui. Alla fine, in più di essere un’opera pregevole su Lucio Fulci, Il Terrorista dei Generi – Tutto il Cinema di Lucio Fulci è il testimone di un certo cinema italiano oggi sparito…

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